L’amore, quando si fa gesto, riesce davvero a cambiare il volto di una giornata. Lo sanno bene le comunità canossiane della Provincia Divina Misericordia (Indonesia), che in occasione della festa della Madre Addolorata hanno scelto di andare oltre il rito, trasformando la celebrazione in azioni concrete di vicinanza alla gente.

Jakarta: tra vicoli e mercati

La periferia di Giacarta (capitale dell’Indonesia) si sveglia ogni mattina con il rumore incessante dei motorini e il vociare dei mercati. Le strade sono un caleidoscopio di colori: bancarelle di frutta tropicale, venditori di cibo di strada, bambini che corrono tra le file di case in lamiera. E poi, i “raccoglitori di rifiuti”, uomini e donne che ogni giorno si muovono tra cassonetti e discariche, piegati a cercare materiali da rivendere per pochi spiccioli. È a loro che le comunità canossiane di “Santa Maddalena, Santa Bakhita e del Noviziato” hanno portato 150 pasti caldi. Non un dono assistenziale, ma un segno di rispetto e riconoscimento per chi, pur stando ai margini, sostiene silenziosamente e operosamente il funzionamento della città.

Nurobo: ascoltare le famiglie

Più a est, a Nurobo, il ritmo è diverso. Qui il paesaggio si fa verde, punteggiato da palme e campi coltivati, con strade sterrate percorse da carretti e biciclette. Le famiglie vivono di agricoltura di sussistenza e piccole attività locali, spesso con risorse scarse e accesso limitato ai servizi. La comunità “Madre dei Dolori” ha scelto la strada più semplice: bussare alle porte, sedersi nelle case, ascoltare. Non solo consegnare, ma condividere: parole, preoccupazioni, sorrisi. Un modo per restituire il senso di appartenenza a chi, in contesti isolati, rischia di sentirsi dimenticato e solo.

Bali: oltre la cartolina

Il nome Bali evoca spiagge, resort e turismo internazionale. Ma lontano dai villaggi turistici, la realtà è diversa. A Gianyar, le colline sono rigogliose, i templi custodiscono secoli di tradizione, eppure, nella discarica cittadina, uomini e donne lavorano tra cumuli di rifiuti, in condizioni difficili, per garantire la sopravvivenza delle proprie famiglie. È qui che la comunità di “Santa Maria Regina del Rosario” ha distribuito 100 pasti, trasformando una giornata di lavoro estenuante in un momento di umanità condivisa. Gli sguardi si sono illuminati, non solo per il cibo, un pasto completo che per molti di loro non è mai scontato, quanto per la consapevolezza di essere apprezzati e valorizzati.

Oltre la celebrazione

Queste iniziative mostrano che il bene non è mai astratto. È una scelta quotidiana che si intreccia con il tessuto sociale, tra persone che, nonostante la fatica di vite in salita, hanno sogni e speranze. Non è solo carità, ma vicinanza: fermarsi, guardarsi negli occhi, riconoscere la dignità di chi spesso resta invisibile.

E così, tra il traffico di Giacarta, i silenzi di Nurobo e i contrasti di Bali, prende forma un messaggio universale: la solidarietà non è un evento straordinario, ma un modo di abitare il mondo.

Ed è proprio in questo intreccio di gesti concreti e di vite condivise che la festa di Maria, Madre Addolorata ai piedi della Croce del Figlio, trova la sua vocazione e realizzazione più autentica: ricordare che, anche nel dolore, l’amore non si arrende mai, ma diventa abbraccio, cura, la promessa di futuro.