Nelle scorse settimane, Madre Josemary, membro del Consiglio Generale delle Figlie della Carità Canossiane, ha compiuto la sua visita canonica alle comunità religiose presenti in quattro luoghi simbolici della nostra penisola: Treviso, importante realtà educativa canossiana; Venezia, crocevia di culture e spiritualità; Porto San Giorgio, una comunità che educa e accoglie direttamente affacciata sul mare e Foggia, terra di santi, devozione e tradizioni.
La visita canonica è per ogni comunità religiosa un tempo di grazia e discernimento. Non si limita a una verifica organizzativa, ma è innanzitutto la presenza fraterna della Superiora Maggiore che, con sguardo attento e cuore materno, incontra le sorelle, ascolta le loro storie e accompagna i cammini di ciascuna. Per le Canossiane, è un’occasione preziosa per rileggere la vita comunitaria alla luce del carisma di Santa Maddalena e rinnovare l’impegno nella missione educativa e caritativa.
Venezia: fede tra le acque e la storia
La prima tappa ha condotto Madre Josemary a Venezia, città unica al mondo, segnata dalla millenaria presenza della fede cristiana. Le sue chiese, i campi e i canali custodiscono una spiritualità silenziosa ma vivissima, frutto dell’incontro tra arte, umanità e contemplazione. In questo contesto affascinante e da proteggere, le Madri Canossiane continuano la loro missione pastorale nel cuore della città. Il Collegio Canossiano San Trovaso , dove Madre Josemary ha trascorso del tempo gioioso con le ragazze fuori sede che sono ospitate è “un luogo di amicizia, ricerca e meditazione, dove le studentesse universitarie possono condividere fatiche e gioie del loro percorso formativo, accompagnate con discrezione dalla comunità religiosa”.
Treviso: quando educare è una missione
A Treviso, Madre Josemary ha incontrato la comunità religiosa e visitato l’Istituto Canossiano, una realtà educativa che abbraccia l’intero ciclo scolastico, dalla primaria alle superiori, con percorsi anche di formazione professionale. Cuore della missione canossiana è l’accompagnamento dei giovani, sostenendoli nella crescita e nella realizzazione dei propri sogni. Tra le proposte innovative dell’istruzione superiore spicca il liceo delle scienze applicate ecologico-digitale, che risponde con visione e competenza alle sfide formative del nostro tempo.
Porto San Giorgio: una comunità di cuore affacciata sul mare
La visita è proseguita nella comunità di Porto San Giorgio, nelle Marche, dove le Madri Canossiane sono da anni protagoniste di un’intensa opera educativa e catechistica. Nella casa canossiana convivono la scuola dell’infanzia e quella primaria, affiancate da un attivo servizio pastorale parrocchiale. La comunità accoglie gruppi scout, prepara i ragazzi ai sacramenti, accompagna i giovani nei campi estivi con l’aiuto di animatori volontari laici. Nei mesi estivi, ospita famiglie per celebrazioni come compleanni, offrendo un’attenzione speciale a genitori e nonni. A luglio, la casa accoglie anche studenti internazionali, per lo più americani, in arrivo dalla vicina Fermo per studiare il linguaggio dei segni e approfittare della posizione privilegiata, proprio affacciata sulla spiaggia.
Foggia: la carità nella terra dei santi del Sud
Ultima tappa della visita è stata Foggia, cuore della Puglia, terra segnata da una profonda religiosità popolare e dalla figura di San Pio da Pietrelcina, che qui visse e operò. La comunità canossiana si trova immersa in un contesto ricco di tradizioni ma segnato anche da forti sfide sociali. Con discrezione e dedizione, le Madri testimoniano il Vangelo attraverso una vicinanza concreta ai più fragili.
La visita si è svolta in un clima di semplicità e ascolto profondo. La realtà educativa è gestita da ENAC Puglia, ente che si propone la promozione cristiana, sociale e morale delle persone, attraverso percorsi di istruzione, orientamento, formazione professionale e servizi per l’occupabilità. Una particolare attenzione è rivolta a coloro che si trovano in situazione di svantaggio o a rischio di emarginazione.
Un carisma che cammina nel tempo
Il passaggio di Madre Josemary ha lasciato in ogni comunità un segno di gratitudine e di speranza. La visita canonica non è solo un evento istituzionale, ma una tappa spirituale che invita a ritornare all’essenziale: l’ascolto della Parola, la fraternità vissuta, l’amore concreto verso gli ultimi.
Nel cammino tracciato da Santa Maddalena, che attraversa i secoli incarnandosi nella vita di tante sorelle e laici, ogni comunità diventa un piccolo faro. E anche in città così diverse tra loro come Foggia, Venezia, Porto San Giorgio e Treviso, il messaggio si fa uno: essere presenza viva e umile del Vangelo, là dove la vita ci chiama a servire.