Dopo giorni di trepidazione, ieri le campane di San Pietro hanno suonato a festa e il cielo sopra Roma si è tinto di bianco: la tanto attesa fumata ha annunciato al mondo intero che la Chiesa ha un nuovo Papa. “Habemus Papam”: parole antiche, dense di significato, che attraversano i secoli e continuano a risuonare nei cuori dei fedeli come segno di unità, continuità e rinnovata fiducia.

Il Conclave appena concluso è stato, secondo le prime testimonianze, un tempo di intenso discernimento e preghiera. I Cardinali elettori, provenienti da ogni parte del mondo, hanno portato con sé le speranze, le fatiche e le sfide delle loro Chiese locali. Si è trattato di un confronto profondo, a tratti combattuto, in cui non sono mancati momenti di silenzio, ascolto e ricerca comune della volontà di Dio.

In questo clima carico di responsabilità, è emersa la figura di Robert Francis Prevost, scelto come 267° Successore di Pietro, chiamato ora a guidare la Chiesa universale con saggezza, umiltà e fermezza evangelica.

Di origini statunitensi, il nuovo Papa porta con sé una storia personale e pastorale che già parla al cuore di molti. Conosciuto per il suo stile sobrio e la sua attenzione ai poveri, ha mostrato nel suo cammino episcopale una forte sensibilità per la giustizia sociale e il dialogo interreligioso. La sua elezione rappresenta un ponte tra la memoria viva della Chiesa e il desiderio di guardare al futuro con rinnovato slancio.

Le sue prime parole, pronunciate con emozione dalla Loggia delle Benedizioni, hanno già tracciato lo stile del suo pontificato: “La pace sia con tutti voi” . Un gesto semplice, forse, ma eloquente: il segno di un pastore che vuole camminare accanto al popolo, ascoltare prima di parlare, costruire ponti prima che muri.

Come Famiglia Canossiana, presente nei cinque continenti al servizio dell’educazione, dell’evangelizzazione e della promozione della dignità umana, accogliamo con gratitudine e profondo senso ecclesiale questo nuovo tempo della Chiesa. La sua elezione è per noi invito a rinnovare la nostra fedeltà al Vangelo, a intensificare la preghiera e a rendere ancora più fecondo il nostro servizio tra i poveri e i piccoli del mondo.

Preghiamo per il Santo Padre Leone XIV, perché lo Spirito Santo lo illumini e lo sostenga in ogni passo, e perché tutta la Chiesa possa accompagnarlo con affetto, obbedienza e comunione fraterna.

Santo Padre, la Famiglia Canossiana è con te. Siamo qui, pronte a continuare la missione di Santa Maddalena di Canossa, in ascolto della voce del Vangelo e al servizio dell’umanità.”