Roma 22 – 23 luglio 2023

MODI DIVERSI DI INTERPRETARE “I PASSI …”

Tutto il popolo canossiano appassionato web è contento, felice di vedere ogni giorno foto e news del gruppo giovanile “Sorelle Canossiane” con lo zaino pronto per Lisbona “GMG – incontro gioventù”.

Ho detto zaino pronto, ma anche per una tappa intermedia che vede le 11 Sorelle (2 dal Togo, 2 dalla R.D. del Congo, 2 Argentina, 2 Italia, 2 Europa) compresa una simpatica eccezione, la presenza di sr. Alice, delle Figlie della Chiesa, a dimostrazione dell’apertura ecumenica, multiculturale e collaborativa dello spirito canossiano.

Il meteo giornata di 34/35 gradi stabili, più o meno favorevole per un tour città, non scoraggia le nostre undici Sorelle pronte per un giro storico-culturale-religioso nell’incomparabile, straordinaria città  di Roma. Resistenza, coraggio e voglia di esplorare sostengono e incoraggiano il drappello.

Sabato, 22 luglio, ore 6.15, il pullman è pronto al cancello di Via della Stazione di Ottavia, 70.  Le borse sono già rifornite di viveri per l’intera giornata e il clima mattutino della Borgata, ancora tranquillo e silenzioso, si anima a più riprese con risate, esclamazioni di meraviglia alternate da un mantra della capo gruppo: “muoversi, en movimiento, come on …”

Sia chiaro, non abbiamo preso trenini affollati o bus sempre fuori orario, ma un comodo pullman guidato dalla simpatica, giovane Alessandra, esperta del traffico romano, dei parcheggi disponibili e divieti vari.

Ebbene a queste Sorelle è d’obbligo un incoraggiamento: “Siete proprio fortunate!”.

Fermi tutti! Non si tratta di un gruppo di target business, classista o non-poor group… Sono Sorelle Canossiane che da anni lavorano tra e con i poveri, ma in questa occasione l’Istituto ha manifestato loro una speciale, straordinaria sensibilità  e riconoscenza.

Sono giovani Sorelle che, nella breve pausa romana, devono arricchire la loro bisaccia culturale e spirituale di tanta bellezza.

Ricapitolando: non solo un “mordi e fuggi” romano, ma l’esplorazione di punti famosi, luoghi della mente e del cuore che neppure la calura di questo luglio può frenare o rallentare. C’è voglia di vedere, toccare, registrare con gli occhi e conservare con le migliaia di scatti by cellulari.

Sintesi: riflessioni e bellezze di un percorso guidato in giuste pause, ravvivate da emozioni intense e uniche. Molto apprezzata dalle esploratrici, in questo contesto romano, la rivisitazione della tradizionale proposta “sui passi di Maddalena” con i suoi riti, i suoi promemoria, i momenti di raccoglimento silenzioso/contemplativo e le piacevoli condivisioni per le bellezze che ci vengono incontro.

NON È UN PELLEGRINAGGIO… MA UN VIAGGIO TRA I CAPOLAVORI E LE MERAVIGLIE NASCOSTE DELLA CAPITALE

Le bellezze di Roma ci consegnano una storia del passato che si è via via evoluta nel presente della città. È un’arte complessa, composita: guardata con attenzione diventa oggetto di riflessione e ci fa capire come l’evoluzione artistica sia un ottimo metodo per capire il significato dei cambiamenti epocali in atto, quindi della nostra attuale esperienza, in vesti canossiane, come avrebbe fatto Maddalena. Questo immergerci nell’arte con attenzione ci aiuta ad elaborare una nuova visione, uno stile di  vita, più condiviso e fondato su critica costruttiva, che diventa poi missione in clima di sostenibilità, solidarietà, ecologia, valori non negoziabili.

Si è entrate in contatto con opere scultoree, architetture, pitture, ecc. non idee, che sopravvivono nel tempo, ma opere che coinvolgono tutti i nostri sensi, anche in forma fisica, non solo intellettuale:  un lungo racconto nel tempo che mantiene la parola e si collega con la nostra realtà.

Precisiamo! Entrare nella storia, girare, vedere, toccare … non è “tempo perso”, piuttosto una modalità sinodale giovanile. Il mondo sta cambiando! Si passano i testimoni, si rafforzano corresponsabilità soprattutto con le più giovani, le nuove generazioni, si allunga lo sguardo oltre il nostro ristretto orizzonte, si va oltre: stiamo dirigendo la missione canossiana sulle orme del futuro.

Maddalena non è assente, continua il suo dialogo inedito con noi tutte, contagiando di sano spirito canossiano i nuovi passi.

Noi, oggi, siamo il punto d’incontro di un’unica identità rappresentata da culture, colori, idee… diverse: l’identità canossiana.

“Donne della Parola …” che sanno educare a partire dalla prospettiva dell’altro, dell’altra, in ascolto e in dialogo libero, rispettoso: una nuova stagione della vita!

Concludo rivolgendomi direttamente al gruppo delle undici: “Sorelle, siete state le migliori compagne di questo breve viaggio, animato da sonore risate, gesti di attenzione reciproca, soffici urli di richiamo ai tempi e di simpatiche battute familiari di Monte Baldo, il tutto condito con piccoli segnali di stanchezza a conclusione serale delle giornate.

Grazie, ciao!

Sr. Liliana Ugoletti

 

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