Tokyo, 6 maggio 2025
In un contesto polarizzato dove, insieme alla tecnologia, ai grattacieli futuristici e ai quartieri in cui il domani sembra già essersi materializzato convivono fenomeni sociali di isolamento come gli hikikomori (sono persone che volutamente si chiudono in casa, ritirandosi dalla vita per un isolamento che può durare anche anni), la fede continua a essere un faro di luce.
Ne è testimonianza la recente visita in Giappone di suor My Vu e suor Sally, membri della Delegazione delle Madri Canossiane dell’Australia. Le religiose sono giunte a Tokyo per incontrare le Consorelle Canossiane attive nella capitale giapponese, oltre a diversi gruppi di giovani immigrati vietnamiti che lavorano nel paese.
Cattolici a Tokyo: una minoranza viva
Il Giappone è un paese a maggioranza shintoista e buddhista, e i cattolici rappresentano una piccola minoranza, pari a circa lo 0,3% della popolazione. Tuttavia, la comunità cattolica di Tokyo, pur essendo numericamente ridotta, è molto attiva. Le parrocchie accolgono fedeli giapponesi, ma anche tanti stranieri: tra questi, una crescente presenza è rappresentata dai lavoratori migranti provenienti dal Vietnam e dalle Filippine.
Tokyo: una metropoli tra avanguardia e fragilità
Tokyo, capitale del Giappone, è una delle metropoli più dinamiche e tecnologicamente avanzate del mondo. Con oltre 37 milioni di abitanti nell’area metropolitana, è il cuore pulsante dell’economia giapponese. La città è famosa per il suo straordinario mix di modernità e tradizione, tra costruzioni ultramoderne e templi antichi. Dal punto di vista sociale, Tokyo è una città ordinata, efficiente e sicura, ma non priva di problematiche. Uno dei principali problemi è l’invecchiamento della popolazione, che riguarda l’intero paese. Inoltre, molti giovani affrontano precarietà lavorativa e isolamento social. La pressione sociale, la competizione e l’alto costo della vita contribuiscono al diffondersi di disturbi legati allo stress, come depressione e ansia con un incremento dei tassi di suicidio.
Le Madri Canossiane in Giappone: un servizio silenzioso ma fecondo
La presenza delle Madri Canossiane a Tokyo rientra in una lunga tradizione missionaria della Congregazione, fondata dalla nostra Santa Maddalena di Canossa nel XIX secolo. Le Madri impegnate nell’educazione, nell’assistenza ai poveri e nella pastorale giovanile, offrono supporto spirituale e umano alle comunità cattoliche locali e ai migranti. In Giappone, il loro apostolato è particolarmente prezioso per le comunità straniere, spesso isolate e in cerca di sostegno non solo spirituale, ma anche sociale.
Dopo un primo incontro con le Madri Canossiane residenti a Tokyo, suor My Vu e suor Sally si sono recate nell’isola meridionale di Kyushu, dove sono state felici di prendere parte a celebrazioni liturgiche e incontrare numerose comunità cattoliche di migranti vietnamiti, sempre più presenti in questa regione del Giappone.
I cattolici vietnamiti in Giappone: fede e resilienza
Negli ultimi anni, il Giappone ha visto un forte incremento della presenza vietnamita, soprattutto per motivi lavorativi e di studio. Si stima che oltre 500.000 vietnamiti vivano attualmente nel paese, molti dei quali sono giovani e lavorano nel settore dei servizi o in fabbrica. Nonostante le difficoltà linguistiche e culturali, questi giovani mantengono viva la loro fede, riunendosi per la S. Messa e trovando nelle parrocchie cattoliche un luogo di accoglienza e solidarietà. Le Madri Canossiane svolgono un ruolo essenziale in questo contesto, offrendo accompagnamento spirituale e sostegno concreto.
Conclusione: una speranza silenziosa
In questo contesto, la presenza delle Madri Canossiane e delle comunità cattoliche straniere rappresenta un seme di speranza e umanità. La loro opera silenziosa ma efficace costruisce ponti tra culture e offre una rete di supporto che va oltre la religione, toccando il cuore delle persone. La visita di suor My Vu e suor Sally è un segno tangibile di una Chiesa che cammina con i migranti, ascolta e accompagna, portando consolazione in una delle città più frenetiche e affascinanti