Per dimostrare il suo amore a Dio e al prossimo, decise di rendere utile la sua esistenza realizzando iniziative nuove a favore dei poveri. Anche ai giorni nostri Maddalena di Canossa viene riconosciuta come donna capace di aprire i sentieri della speranza e di un futuro sicuro a tutte le persone in cerca dell’aiuto di Dio.
Decisiva per la scelta futura di Maddalena è una grave malattia che colpisce la quattordicenne marchesina lasciandola per diverso tempo tra la vita e la morte. Per fortuna riesce a superare questa dolorosa esperienza e da quel momento decide di donarsi a Dio entrando in Monastero. È contenta di consacrarsi tutta al Signore, ma sente la mancanza dei poveri e per questo per ben due volte lascia la clausura e rientra in famiglia.
Il suo primo tentativo nel mondo povero, inizia a Verona, nel quartiere San Zeno, dove accoglie bambine abbandonate che educa con l’aiuto di giovani donne che diventeranno le future Madri Canossiane. Il suo intento riesce alla perfezione e, agli inizi del 1800, vengono create le prime Comunità Canossiane. Non contenta, Maddalena decide di dar vita al ramo maschile dei Figli della Carità e di coinvolgere anche i laici nel suo progetto di diffusione del Regno di Dio.
Maddalena accoglie con coraggio ed entusiasmo la sfida, non si pone limiti di tempo e di spazio e l’evangelizzazione, quanto l’educazione, la cura di chi soffre diventano per lei punti fermi della sua iniziativa: tre attenzioni e preoccupazioni, autentiche terre di missione anche per noi, oggi.
Credere che la vita si carica di novità e di entusiasmo se nelle piccole cose di ogni giorno si cerca la gioia che sgorga dall’intimo del cuore, la pace che fa crescere nella bontà e nella fiducia, la padronanza di sé che inizia sempre da noi stessi e l’AMORE, nostra vera abitazione.