Coltivare una cultura dell’incontro

Coltivare una cultura dell’incontro

L’incontro online delle professe temporanee CCTAO

Articolo tratto da VitaPiù n. 13/2021

Questa cultura dell’incontro permette di far sentire molte voci intorno allo stesso tavolo, per dialogare, riflettere, discutere e formulare.
– Papa Francesco, novembre 2020

L’invito di Papa Francesco ad abbracciare la cultura dell’incontro è servito da catalizzatore per l’incontro delle suore Canossiane professe temporanee delle varie Province e Delegazioni della CCTAO per un raduno di Zoom nel mese di dicembre. Abbiamo risuonato dell’invito di Papa Francesco ad approfondire “un senso di appartenenza e di radicamento che possa valorizzare le attività personali e comunitarie”. Questo desiderio di crescere nell’unione dei cuori attraverso gli oceani ci ha fatto incontrare per condividere i nostri sogni per il futuro come donne della Parola, chiamate ad un amore senza misura.

Quarantadue suore professe temporanee si sono riunite in videochiamata su Zoom, con un desiderio contagioso di ricongiungersi a quelle che conoscevano e per incontrare nuove sorelle nella nostra famiglia canossiana internazionale. Le difficoltà linguistiche e le sfide tecnologiche sono state superate dal comune desiderio di ampliare la nostra visione di ciò che significa essere una Canossiana nella realtà odierna.

Sorelle provenienti da Indonesia, Timor, Filippine, Malesia, Myanmar, Hong Kong, Giappone e Australia si sono unite a questo incontro di Zoom non solo per incontrarsi, ma anche per condividere le loro esperienze di ministero e per esplorare i bellissimi doni che sono venute ad abbracciare nel loro viaggio come canossiane. Grazie ai “gruppi di intervallo” e la possibilità di condividere con la comunità più grande, c’è stata un’energia meravigliosa che è fluita per tutto il tempo. Un’ultima domanda invitava le sorelle a considerare le loro speranze per il futuro, non solo per il loro percorso, ma anche per il nostro istituto canossiano.

Alla base di questo incontro interculturale c’è stata una forte consapevolezza della realtà che le giovani sorelle non sono solo il futuro del nostro Istituto, ma hanno doni preziosi che ci possono portare avanti nel momento attuale. Speriamo che in futuro ci possano essere opportunità di condividere e sognare insieme mentre percorriamo la strada della vita religiosa, consapevoli della ricchezza nell’abbracciare la nostra diversità come dono assoluto, dove la nostra lingua comune va al di là dei paesi e delle lingue, e riposa nell’amore più grande.

Che questo piccolo passo nell’intrecciare insieme relazioni tra noi sia un’occasione per imparare gli uni dagli altri e abbracciare il grande dono della vocazione affidato a ciascuno. E nell’entusiasmo di incontrarci, non dimentichiamo mai la nostra comune missione, di essere sempre più attenti alle esigenze dei nostri fratelli, soprattutto dei più poveri.