Carissime Sorelle,
desidero vi giunga questo breve saluto nella Solennità dell’Annunciazione del Signore, in cui celebriamo il “Sì” di Maria.
Questo è un tempo che richiede di intensificare la qualità della nostra vita e di dare il meglio di noi stesse. È un momento difficile in cui la sofferenza, le tensioni, la paura, le incertezze si fanno sentire, per cui è necessario un supplemento di generosità e coraggio, sostenuto dalla preghiera, accompagnato da una vita quotidiana vissuta in serenità e attenzione all’altro. È il modo di dire il nostro “sì” agli annunci del Signore.
Molte di voi mi hanno chiesto qual è la situazione delle Nazioni in cui sono inseriti i nostri Organismi. Per potervi rispondere, ho chiesto alle Superiori Provinciali e Superiori Delegate di inviare in modo sintetico la realtà rispetto al Covid-19 perché tutte possiamo conoscere la situazione della nostra Famiglia per aiutarci reciprocamente con i mezzi che possediamo, ma soprattutto con la preghiera e la sua forza di impetrazione.
È mio desiderio che tutte conosciate le possibilità di affrontare la pandemia, che ci colpisce e ci accomuna. Ci sono Nazioni che hanno un sistema sanitario organizzato con più possibilità per affrontare questa situazione, altre hanno meno mezzi e alcune ne sono completamente prive. In quest’ultimo caso molti non sapranno neppure dell’esistenza del Covid-19 ma, purtroppo, ne sentiranno gli effetti.
Al più presto vi farò giungere le notizie che mi avete richiesto circa le Sorelle e i nostri Organismi.
L’Annuncio fatto a Maria e anche gli annunci che lo Spirito fa a ciascuna di noi, al nostro Istituto, al mondo intero, ci toccano in profondità, ci riportano all’essenziale della nostra vita e ci offrono la possibilità di riconsegnare il nostro “sì” a Dio con rinnovato amore.
La nostra Speranza e la nostra fiducia, fondate sulla fede, diano luce e conforto a tutte voi, care Sorelle, alle vostre comunità, alle vostre famiglie e a tutti coloro che potete e sostenere.
A Maria, al suo amore di Madre, affidiamo tutta l’umanità.
Con affetto, insieme alle sorelle del Consiglio,