Giornata mondiale della Vita consacrata

Giornata mondiale della Vita consacrata

Oggi, domenica 2 febbraio, ci uniamo alla Chiesa tutta nel celebrare la Giornata mondiale della Chiesa consacrata.

Gesù non ci ha scelti e mandati perché diventassimo i più numerosi! Ci ha chiamati per una missione.

Queste le parole di Papa Francesco, pronunciate nell’incontro con i sacerdoti durante il viaggio apostolico in Marocco del 2019, scelte come tema della Giornata di oggi. Sono le parole che meditiamo in questo giorno in cui la liturgia ricorda la Presentazione del Signore Gesù al tempo di Gerusalemme. Ed è proprio lo sguardo dell’anziano Simeone – che, come racconta il Vangelo di Luca, riconosce e accoglie tra le sue braccia il Dio fatto bambino – che il Santo Padre ci invita ad assumere: lo sguardo di chi non smette di credere alle promesse del Signore e che nella semplicità di un Dio che si fa prossimo e compagno dell’umanità sa riconoscere la grazia e fare eucaristia per il dono più grande, quello della pace. È da qui che è partita la riflessione proposta dal Papa nell’omelia pronunciata nella celebrazione vigiliare di ieri.

Saper vedere la grazia è il punto di partenza, ha sottolineato Francesco, per rileggere la storia di ciascuno e dell’umanità tutta, per non rassegnarsi alle fatiche della vita quotidiana. Per fare questo è necessaria una familiarità con lo Spirito, che poi ci condurrà dai lontani. Sì, perché lo sguardo che sa cogliere la bellezza è anche quello che sa guardare in faccia la povertà e non si volta di fronte alle ferite delle sorelle e dei fratelli. Uno sguardo, quindi, che da contemplazione diventa missione: e quindi speranza e profezia per il mondo.