«I giovani non hanno bisogno di maestri, ma di compagni. Di spazio per condividere, per sentirsi in famiglia: amati, considerati, stimati».
Sono parole di fiducia e di incoraggiamento per i giovani, e di invito alla corresponsabilità e alla cura per tutti i pastori e gli adulti nella fede, quelle che Papa Francesco ha pronunciato durante l’incontro “Noi per. Uniti, solidali, creativi”, organizzato in Sala Nervi in Vaticano nell’ambito del Sinodo dei vescovi sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale.
Nel corso dell’incontro, i giovani hanno rivolto al Papa le loro domande. Hanno espresso il desiderio di sentirsi in famiglia nella Chiesa. Vogliono vivere con responsabilità il loro dovere, affrontare le incognite del lavoro, attraversare le storie di sofferenza e divisione nelle famiglie, e anche le situazione di guerre e conflitti tra comunità. Domande grandi, che il Santo Padre ha voluto affidare ai padri sinodali, presenti all’incontro: «Le risposte alle vostre domande le daranno i padri sinodali. Perché se io dessi le risposte qui, annullerei il Sinodo. La risposta deve venire da tutti: dalla nostra discussione. Soprattutto devono essere risposte fatte senza paura».
Il Papa ha esortato i giovani ad affrontare la vita con coraggio e a non arrendersi alle risposte facili, con una battuta: «Non sedetevi sul divano, non diventate pensionati a 24 anni!».