Care Sorelle,
sono molto contenta di poter realizzare questo incontro con voi. Ringraziamo il Signore che ci offre questa possibilità. Ringraziamo anche le Sorelle che in questo momento si trovano in Provincia e aiutano nei Ministeri che avete lasciato temporaneamente. Anche questo ci dice quanto siano reali il nostro essere Famiglia e la collaborazione fraterna.
Oggi desidero fare memoria dell’importanza del momento, che ci prepariamo a vivere insieme, è la realizzazione di una Delibera del Capitolo Generale del 2014 in cui si chiede all’Istituto di riflettere sulla nuova Evangelizzazione e lo Spirito Missionario. L’Istituto sente l’esigenza di rileggere il carisma alla luce della sfida di servire le “periferie e le nuove povertà”, perché possiamo rivedere la nostra presenza evangelizzatrice, verificare la nostra significatività e la nostra risposta ai reali bisogni dei Paesi in cui ci troviamo.
Abbiamo chiesto alle vostre Superiore Provinciali e Superiore Delegate di mandare a questo incontro voi, Sorelle, inserite nel II Ministero, perché possiate condividere le vostre esperienze, suggerimenti e perplessità. Questa condivisione è importante.
Siamo qui per fare il punto della situazione, accrescere la nostra conoscenza dell’attuale cammino della Chiesa e i suoi orientamenti, il modo di realizzarli nelle diverse Nazioni da cui provenite per rispondere alle nuove esigenze dell’evangelizzazione nelle vostre culture. È necessario considerare insieme questi aspetti, rinvigorire la nostra presenza evangelizzatrice, che in alcune realtà sta perdendo forza e si sta affievolendo, proprio mentre la Chiesa ci sprona a intensificarla. Pensiamo ai Documenti di Papa Francesco, alle Conferenze Episcopali che in modi diversi, riaffermano “l’urgenza della missione nel contesto della Nuova Evangelizzazione e della ‘Missione ad Gentes’”.
Il Capitolo Generale ha sentito fortemente la necessità di “rivitalizzare lo spirito missionario e promuovere le vocazioni missionarie ‘ad Gentes’”. È questo il punto che desidero evidenziare questa mattina. La vocazione ‘ad Gentes’ è nel cuore della Chiesa e promuovere le vocazioni ‘ad Gentes’ è partecipare alla missione dell’intera Chiesa che risponde al mandato di Gesù: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura…” (Mt 16,9), “portate la buona novella a tutta l’umanità” (EN 18). La missione ‘ad Gentes’ è parte integrante della nostra spiritualità per questo nel Capitolo Generale ci siamo chieste e ci chiediamo:
Cosa possiamo fare per ravvivare in ciascuna di noi, nelle comunità e nell’intero Istituto la missione ‘ad Gentes’?
Sappiamo che non si parla più di “terre di missione” si parla di Chiese locali, più o meno giovani, però questo non significa che la missione ‘ad Gentes’ sia finita, il dinamismo missionario continua ad essere ed è una realtà costitutiva della Chiesa e sempre più urgente è il bisogno di evangelizzazione.
In questo incontro sono rappresentate 16 Province, 4 delegazioni e 21 Nazioni, la vostra presenza è il frutto della “vocazione ad Gentes” delle Sorelle che ci hanno preceduto e hanno trasformato in vita la chiamata che lo Spirito ha messo nel cuore di Maddalena e nei loro cuori: “Oh potessimo andare in tutto il mondo…”.
La “missio ad Gentes” appartiene alla vocazione canossiana. Il suo indebolimento marca un “vuoto” nella realizzazione della nostra spiritualità, nel nostro “essere Figlie di Maddalena”. Il venir meno della passione missionaria, il suo attenuarsi, è un campanello d’allarme. È importante scoprirne le cause, non sottovalutarle per vedere come superare questo momento, per poter riprendere con entusiasmo e coraggio rinnovato il mandato missionario che abbiamo ricevuto in eredità.
Un accenno storico
Nei 158 anni di “missione ad Gentes” le nostre Madri si sono stabilite in 32 Paesi; questo ha richiesto un grande impegno in cui la fedeltà alla loro vita di consacrazione, il coraggio, la creatività, l’intraprendenza, lo spirito di sacrificio, motivato dalla fede e dall’amore, sono stati il sostegno del loro impulso missionario.
Pavia, Vimercate, Casa Madre, le Case Primarie hanno formato le prime missionarie che provenivano dall’Italia e per un secolo hanno sostenuto le missioni. Dalla Casa di Formazione di Vimercate, aperta nel 1914, in 100 anni sono partite 900 Sorelle. Poi pian piano, mentre le fondazioni continuavano nei vari Paesi, anche altre Province dell’Istituto fuori d’Italia hanno contribuito a sostenere l’apertura di comunità e di Ministeri nelle Chiese giovani con l’aiuto di missionarie e di mezzi materiali.
Consolidamento
Successivamente c’è stato un consolidamento delle prime “Missioni”, che ora sono già Province di antica data. Pensiamo a Hong Kong: 158 anni, Timor: 139, India: 129.
C’è stato il passaggio dalle missionarie alle Sorelle locali. L’impegno di consolidamento di ogni Provincia ha richiesto energie e il bisogno di guardare all’interno della propria realtà. Questo passaggio ha portato a un maggiore sviluppo delle Province però, in certi casi, è diminuita l’attenzione verso l’esterno, verso le altre Province, più povere di persone e di mezzi.
Non dobbiamo meravigliarci, perché questo processo di crescita è proprio delle persone ma anche delle Istituzioni. Questo percorso è avvenuto in ogni Organismo in tempi diversi. Molte Province hanno raggiunto l’età adulta e sono in grado di dare; infatti oggi le vocazioni ‘ad Gentes’ nascono al di fuori dall’ambito europeo.
Un ulteriore passo avanti
Questa breve e sommaria descrizione del nostro cammino desidera offrirvi un punto di partenza per cominciare una riflessione comune circa la situazione del nostro Istituto in questo momento.
Alcuni anni fa nella documentazione della Curia Generalizia non c’erano più nominativi di Sorelle ‘ad Gentes’. Cos’era successo? Mi sono chiesta: “Cosa ha determinato l’apparente spegnersi, il venir meno di questa espressione della nostra identità?”.
Questo ha motivato l’invio a tutte le Sorelle dell’Istituto della Lettera che vi invitava a offrirvi per un servizio ‘ad Gentes’, se nel vostro cuore c’era questo desiderio. Le risposte sono state numerose, più di cento, e mi sono davvero rallegrata. Riconoscevo in ogni risposta che l‘identità dell’Istituto era viva e non assopita.
Il nostro cammino è iniziato 210 anni fa e la realizzazione della missione ‘ad Gentes’ era nel cuore di Maddalena da sempre e continua anche in molte Sorelle.
Chiediamoci:
- Come rinvigorire il dono ricevuto?
- Siamo coscienti che la “missio ad Gentes” è irrinunciabile, perché è parte della nostra identità?
- Come superare il rischio della chiusura nel proprio Organismo?
- Quali aspetti del nostro Spirito Missionario dobbiamo risignificare?
Il mondo, la società, sono in costante cambiamento; sappiamo che la Chiesa svolge la sua missione nella storia che si evolve costantemente. È necessaria una rimessa a fuoco del nostro essere Apostole Missionarie sottolineando la “Missione ad Gentes”.
Care Sorelle, l’Istituto è un corpo vivo che dal 1808 sta dando risposte in questo evolversi storico. Il porci domande, interrogativi, manifestare dubbi è salutare, è indice di “vivacità spirituale”, che era una caratteristica della nostra Fondatrice.
Il nostro cammino richiede di accogliere responsabilmente il tempo presente, facendoci carico del momento storico che stiamo vivendo per dare risposte alle attuali esigenze.
“Lasciamo che lo Spirito ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga. Egli sa bene ciò di cui c’è bisogno in ogni epoca e in ogni momento” (EG 280).
Sicuramente, in questo Seminario gli apporti di Fratel Enzo Biemmi, P. Sergio Ticozzi, di sr. Sandra Maggiolo, di sr. Margarete Sta Maria, sr. Theresa Chien e la condivisione delle diverse esperienze missionarie ci aiuteranno a fare un passo avanti. È necessario ripensare a proposte e orientamenti che possano trasformarsi in linee guida per tutto l’Istituto.
Con Maria continuiamo il cammino, perseveriamo nella ricerca e nel discernimento, con generosità, audacia e passione, perché la “gioia del Vangelo”, che è la nostra forza, lo sia anche per tutti i nostri fratelli e sorelle del mondo.