Coordinamento nazionale dei laici canossiani

Coordinamento nazionale dei laici canossiani

Intervista con Maria Pia Raja, coordinatrice nazionale

Impegno quotidiano, passione e fede.  Con queste parole Maria Pia Raja, 53 anni, neo-coordinatrice nazionale dei laici canossiani descrive lo spirito e l’attività dell’associazione che segue la via tracciata da Maddalena di Canossa. “Rispondendo ad una chiamata. Il seme della vocazione – racconta Maria Pia Raja –  è custodito nel cuore, non ci è dato capire con chiarezza tutto il processo di trasformazione che lo fa diventare pianta; il cammino non è facile ma la forza dell’entusiasmo e della passione aiuta”.

In che modo cercate di agire a sostegno dei più deboli?

Le grandi opere sono frutto di lavoro e fatica di tanti fratelli e sorelle che nel loro piccolo, nelle azioni quotidiane agiscono con passione e dedizione; molti di noi sono operatori pastorali impegnati in parrocchia, altri sono vicini ai malati e agli anziani, altri ancora testimoniano la loro opera nella famiglia e sul posto di lavoro.

Quale ritiene sia l’aspetto dell’associazione da curare con maggior dedizione?

La formazione è un elemento fondamentale per la nostra associazione e punta decisamente al coinvolgimento di tutta la persona nel cammino di avvicinamento a Cristo e prevede varie fasi: la preghiera, la lectio divina sulla Sacra Scrittura, l’approfondimento carismatico e le azioni a sostegno dei poveri, degli anziani e degli emarginati.

Come reagiscono i laici canossiani ai nuovi problemi e alle sfide attuali?

Spesso ci si sente disorientati perché le certezze che ci hanno accompagnato nel passato vacillano. Serve coraggio e ascolto per trovare nuove risposte, sfide e valutare le prospettive future. Siamo in continuo cammino, fiduciosi che gli ostacoli che ora incontriamo possano essere superati