Papa Francesco: “Dobbiamo imparare ad ascoltare”
Papa Francesco ha visitato il 12 marzo la parrocchia di Santa Maddalena di Canossa ad Ottavia a Nord di Roma. La comunità, affidata ai padri canossiani, ha accolto numerosa e con grande entusiasmo l’arrivo del Pontefice. Persone di ogni età, ma soprattutto giovani, hanno affollato la chiesa e le zone vicine.
Francesco, ha incontrato e parlato con gli adolescenti nel campo di calcetto e poi, prima della messa, si è intrattenuto con i malati lontano dalle telecamere: “Vi ringrazio di essere qui. Vi prometto di pregare per voi, e anche dirvi semplicemente che la malattia è una croce ma la croce è un seme di vita” ha detto il Pontefice.
Uno dei più grandi problemi della nostra epoca secondo Papa Francesco, è la mancanza di comunicazione e dialogo: tanto in famiglia e nei luoghi di lavoro quanto tra gli stati e le religioni. Per questo motivo il Pontefice ha richiamato più volte all’apostolato dell’ascolto: “una delle malattie più brutte del tempo di oggi è la mancanza di comunicazione, di dialogo, dobbiamo arrivarci sbloccando le orecchie; questo è l’apostolato dell’ascolto. Io dico queste cose ai bambini affinchè anche i grandi sentano”.
Ascoltare prima di parlare, ed esprimersi con sincerità senza pettegolezzi e prevenzioni: “Voi avete visto in tv cosa fanno i terroristi – ha detto Francesco -, buttano la bomba e scappano. Le chiacchiere sono così, si butta una bomba e si scappa distruggendo una famiglia, un quartiere, una parrocchia, ma soprattutto il tuo cuore. Mai le chiacchiere, mordersi la lingua prima di farle”.
Al termine della visita che ha avuto anche molti momenti di tenerezza (l’abbraccio con i bambini di pochi mesi) e di sincera intimità (Francesco ha menzionato tra i momenti più belli della sua vita quando da piccolo andava allo stadio con il padre la domenica) il Papa ha salutato i fedeli rimasti ad aspettarlo: “Grazie a tutti, vi auguro una buona serata e ricordatevi di pregare per me perché ne ho bisogno”.