Servono interventi strutturali per risolvere il problema dell’approvvigionamento idrico
Sta diventando una vera e propria emergenza umanitaria la situazione in 23 delle 47 contee del Kenya dove non piove da 5 mesi; secondo la Croce rossa internazionale più di 11 milioni persone sono a rischio siccità e i danni per l’agricoltura sono già pesantissimi. Il presidente Uhuru Kenyatta, dopo aver sensibilizzato la comunità internazionale, avrebbe stanziato, secondo la BBC, 105 milioni di dollari per fronteggiare l’emergenza.
Un paradosso perché l’acqua in Kenya non manca. La maggior parte dei giacimenti si trova infatti tra i 30 e i 200 metri di profondità, distanza irrisoria nei paesi occidentali ma siderale in questa parte del mondo; un progetto di mappatura guidato dall’Unesco ha individuato 5 laghi sotterranei (di cui uno di oltre 3mila kmq).
Un progetto per la trivellazione e la creazione di pozzi, da parte della comunità internazionale e del governo nazionale, risolverebbe in maniera “strutturale” il problema dell’approvvigionamento idrico per gran parte della popolazione.