Care Sorelle,
in questo Tempo di Avvento ci incamminiamo verso il mistero del Natale che ci svela la profondità dell’Amore di Dio che ci sovrasta e adoriamo il Dio bambino che assume la nostra umanità.
Il Natale è un invito interiore, parla al nostro cuore di discepole e rinnova la nostra volontà di donarci come Lui si è donato a tutti senza far rumore, un bambino come tutti gli altri.
L’intuizione di Maddalena, ”Inspice et fac secundum exemplar”, riferita al Crocifisso ci invita a cogliere le virtù che Cristo ha vissuto sulla croce, centro del nostro carisma ed esprime la contemplazione e l’azione proprie della nostra spiritualità, si può applicare a qualunque momento della vita di Cristo anche al Natale.
Anche a noi Gesù chiede di incarnarci nella storia come Lui si è incarnato, di intensificare la nostra missione evangelizzatrice, soccorrere i fratelli e alleviare con la nostra azione le loro sofferenze.
La nostra piccolezza, i nostri limiti, le nostre fragilità, se riconosciute e accolte, non sono un ostacolo alla missione perché accrescono in noi la fiducia e la certezza che Dio opera attraverso la nostra debolezza e ci aprono al fratello che è l’incarnazione di Cristo oggi. Ci fanno capire come sia importante vivere la fraternità, condividere ciò che siamo e abbiamo, ci fanno sentire il desiderio di ricominciare una vita nuova, di “rinascere” perché ogni giorno si realizzi il mistero del Dio con noi.
Mi chiedo: in che modo possiamo celebrare il Natale leggendo i segni del nostro tempo?
La visita pastorale di Papa Francesco in questi giorni ci interpella e ci invita chiaramente a una testimonianza profetica, è un invito pressante ad “agire”, a operare nei vari contesti del tempo in cui viviamo.
Approfondiamo personalmente e comunitariamente alla luce del Natale il modo in cui vivere la nostra missione evangelizzatrice. Come essere portatrici di pace con la nostra vita e la nostra azione?
“Vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un salvatore che è Cristo Signore” (Lc 2,10). Gran parte dell’umanità non ha ancora ricevuto questo annuncio; la nascita di Gesù è portatrice di gioia, la nostra missione è far conoscere a tutti questo messaggio: la gioia è possibile, la fratellanza è possibile, la pace è possibile perché Gesù, entrando nel mondo, ha portato l’onnipotenza dell’Amore e ci rende partecipi del suo Amore.
Augurarci “Buon Natale” è camminare insieme verso la comunione profetica, intensificare la qualità della nostra vita, che comincia nel nostro cuore e si estende a tutti.
Rinnoviamo la nostra contemplazione con Maria, Madre del Figlio di Dio e Madre di tutte noi, e chiediamole di renderci portatrici di bontà.
La nostra presenza, nelle 32 Nazioni in cui ci troviamo, ci faccia portatrici della gioia e della tenerezza del Natale verso le sorelle e i fratelli che ci sono accanto e la nostra preghiera raggiunga tutti.
Care Sorelle, unita alle mie Consigliere auguro a tutte voi e alle vostre famiglie
Buon Natale!
Con affetto